Isis, i jihadisti amputano la mano a un ladro

Lo avevano scritto nero su bianco sul loro codice penale: chiunque fosse stato accusato di furto avrebbe subito l’amputazione di un arto

Il ladro paga il conto con la giustizia con l’amputazione della mano. Questa volta, la vittima delle atroci barbarie dei jihadisti , è un giovane trascinato in piazza davanti a una folla assetata di sangue pronta ad assistere alla punizione.

Isis, i jihadisti amputano la mano a un ladro
Le immagini dell’esecuzione della sentenza sono state pubblicate sulla pagina Twitter del gruppo locale di attivisti “Raqqa Is Being Slaughtered Silently” che lavora sotto copertura nella città di Raqqa per denunciare le atrocità firmate dall’Isis. Quattro le foto scioccanti condivise sul web: la prima mostra il ragazzo trascinato in piazza da tre miliziani, uno dei quali sembra essere appena un adolescente. In un’altra uno jihadista declama con un microfono le motivazione della pena al pubblico accorso per assistere all’esecuzione. Nella terza immagine la vittima è bendata, il braccio destro steso su un tavolo. Attorno a lui un capannello di terroristi: due lo tengono fermo, un altro affonda una mannaia all’altezza del polso. L’ultima foto mostra il ragazzo steso che si contorce dal dolore mentre un uomo armeggia sulla mano sinistra.

This slideshow requires JavaScript.

Source : ilgiornale.it

media activist from the city of Raqqa, student at the Faculty of Law at the University of the Euphrates. Director of the Media Office of Raqqa, founding member of "Raqqa is Being Slaughtered Silently", founding member of the documentary project of "Sound and Picture". I work in documenting violations committed by Assad's regime and ISIS group and extremist organizations inside the city of Raqqa, as I work in programming, design and visual media. I hold a certificate of coach in digital security, and a certificate of journalist coach, and a certificate in documenting violations against human rights, and a certificate in electronic advocacy. I underwent a training under the supervision of "Cyber-Arabs" in collaboration with the Institute for War and Peace "IWPR", about the management of electronic websites and leadership of advocacy campaigns, and a training of press photography under the supervision of the photojournalist "Peter Hove Olesen".